In occasione dell’audizione del 14 febbraio u.s. sulla Nuova “Strategia Energetica Nazionale” (SEN), il Presidente Claudio Ferrari ha presentato la “posizione” di Federesco all’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi della 13a Commissione del Senato (Territorio, ambiente, beni ambientali), nell’ambito dell’Affare Assegnato nr. 932 (Profili ambientali, SEN).

Nelle premesse dell’audizione, Federesco evidenzia che i temi dell’efficienza energetica e della generazione distribuita hanno acquisito enorme importanza nell’ambito del sistema economico italiano, a tal punto che, già da oggi, possono diventare vero e proprio motore di sviluppo per tutti i settori che caratterizzano la nostra società e i nostri territori (in particolare le PMI), creando occupazione più di qualunque altra strategia. Ritiene inoltre che l’Italia, nella definizione della propria strategia energetica, non solo vi si debba velocemente allineare, ma deve cogliere l’opportunità di proporsi e porsi come lo Stato Membro trainante della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio finalizzata in primis al contrasto al cambiamento climatico in corso. Aggiunge che l’efficienza energetica deve essere vista alla stregua di un’attività infrastrutturale che, per l’impatto economico, sociale, culturale e ambientale che produrrà, è altamente strategica e “autoliquidante”, in quanto il risparmio energetico e di conseguenza il risparmio economico che genera, permette di ripagare l’investimento iniziale.

Nello specifico (attraverso lo schema predisposto dal MiSe), Federesco ha evidenziato quali le misure che dovranno accompagnare il suindicato scenario. In sintesi:

  • Liberalizzare la generazione distribuita (rivedere la definizione data dall’art. 2, comma 5 del D.lgs. 79/99 e s.m.i. sul “cliente finale”).
  • Attuazione alle normative vigenti: emanando i decreti attuativi del Fondo di garanzia (che il settore attende da tre anni); emanando le Linee Guida dei Titoli di Efficienza Energetica in modo definito, chiaro e certo affinché non siano soggette a interpretazioni o discrezionalità da parte degli Enti preposti (che il settore attende da tre anni).
  • Rafforzamento del modello ESCo (Energy Service Company), attraverso la creazione, l’attuazione e la condivisione degli adeguati strumenti di mercato – regole chiare e meccanismi incentivanti chiari e definiti – finanziari e di garanzia (Fondo) e contrattualistici (EPC).
  • Diffusione del monitoraggio energetico, la riduzione dei consumi e delle emissioni negli edifici pubblici e nelle imprese, l’integrazione delle rinnovabili, lo sviluppo massivo della mobilità privata elettrica, l’incentivazione e la promozione della capacità di accumulo elettrico anche per piccole utenze e la transizione verso un’economia circolare, dove l’utilizzo di risorse naturali sia minimizzato, i prodotti sono pensati per durare il più a lungo possibile e i singoli componenti reimmessi in cicli biologici o tecnici a fine vita dei prodotti o del loro primo utilizzo (uso – riuso – riciclo).
  • Un nuovo Piano Energetico Nazionale (l’ultimo risale al 1988), la riforma del Titolo V della Costituzione e l’individuazione di un interlocutore governativo unico che agevoli il lavoro degli operatori del settore.
  • Lotta alla povertà energetica (Fuel Poverty), per permettere alle famiglie disagiate ad accedere ai servizi essenziali di energia e gas – dagli elevati costi – attraverso la costituzione di un Organismo unico (Agenzia Nazionale) sotto l’egida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che, agendo quale provider di commodity energetiche, sia deputato alla trattazione dell’insieme di aspetti inerenti le politiche mirate a contrastare il fenomeno.

Conclusioni di Federesco: nella definizione della propria SEN, è necessario che l’Italia rilanci la competitività del sistema economico operando opportune scelte di sostenibilità ambientale. L’adesione agli obiettivi europei per il 2030 e la definizione di un percorso di decarbonizzazione verso il 2050 sono i primi passi per una trasformazione radicale del sistema energetico italiano e del funzionamento della società. La nuova SEN, pertanto, dovrà: 1) Favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico; 2) Raggiungere e superare gli obiettivi ambientali e di decarbonizzazione definiti dal Pacchetto europeo; 3) Promuovere l’efficienza energetica e le energie da fonti rinnovabili come elementi chiave al raggiungimento di tutti gli obiettivi di politica energetica menzionati.

pdf-iconDocumento Federesco SEN

SenatoVideo Audizione Federesco al Senato

 

Fonte: Senato, Federesco

Saluti dal Team di JPE2010

Scritto da Antonio Vrenna