es_logoPresentato l’Energy Efficiency Report 2017 dell’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano.

In breve: il mercato dell’efficienza energetica raggiungerebbe nei prossimi 5 anni i 10 miliardi di euro/anno. Le previsioni relative al periodo 2017-2020 si attestano tra i 29,8 e i 34,4 miliardi di euro.

Gli investimenti in efficienza energetica realizzati in Italia nel 2016 hanno raggiunto più di  6 miliardi di euro, confermando il trend positivo degli ultimi 5 anni e facendo registrare una crescita dell’8% rispetto al 2015. Il segmento residenziale vale il 53% del totale (oltre 3 miliardi di euro). Segue il comparto industriale col 33%, circa 2 miliardi di euro, e il terziario, GDO, alberghi e uffici, col 14% degli investimenti circa 1 miliardo di euro.

Le soluzioni di efficienza energetica maggiormente adottate nel 2016 sono: le pompe di calore, l’illuminazione e le superfici opache e le chiusure vetrate,  che equivalgono al  50% della spesa complessiva (per la quasi totalità in ambito residenziale).

In ambito  industriale, gli impianti di cogenerazione, i sistemi di combustione efficienti, le caldaie a condensazione.

Interessante lo studio sul capitolo “il bilancio costi benefici per il sistema paese dei TEE”.  Il meccanismo dei TEE-Titoli di Efficienza Energetica e/o Certificati Bianchi, ha generato un beneficio netto pari ad oltre 2,1 miliardi di euro dalla sua entrata in vigore, (2006-2016), corrispondente a circa 50 € (media) per ogni TEE emesso.

Per Vittorio Chiesa, direttore dell’E&S Group della School of Management del Politecnico di Milano, si tratta di «Una vivacità che si è tradotta in una crescita importante del livello di maturità della filiera dell’efficienza energetica il numero di ESCo certificate è quasi raddoppiato nel corso del 2016 e, dato per certi versi ancor più interessante, sono molte  le utility che hanno aumentato il peso della propria presenza nel settore. La strada per il raggiungimento degli obiettivi europei di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni, però,  è ancora lunga. E va tenuto  alto il livello di attenzione per evitare che l’efficienza energetica diventi troppo presto una commodity sul nostro mercato».

Saluti dal team di JPE2010

Scritto da Antonio Vrenna