Dalla pubblicazione di questo “post” negli ultimi sette mesi abbiamo “bruciato” le intere risorse di un anno, cioè la data simbolica  che indica il giorno in cui l’Umanità ha esaurito  tutte le risorse prodotte dal Pianeta Terra, per l’intero anno. Questo significa che da oggi vivremo “a credito” e il Pianeta Terra sarà sovrasfruttato per i successivi cinque mesi.

A elaborare la stima è la ONG Global Footprint Network che, monitorando il consumo di acqua, cibo e legna, da anni calcola come la popolazione mondiale utilizzi le risorse più velocemente di quanto gli ecosistemi della Terra siano in grado di rigenerare.

Per rispondere alle nostre richieste, ad oggi avremmo bisogno dell’equivalente di 1,7 Terre, un dato che cresce vertiginosamente dagli anni  ’60.

L’Overshoot Day italiano è arrivato nel mese di maggio. Per soddisfare il fabbisogno degli italiani ci sarebbe bisogno di 4,3 “Italie”. L’Italia, nella classifica dei più voraci di natura, è decima: se tutti vivessero come noi, servirebbero 2,6 Pianeta Terra per alimentarsi.

Il Global Footprint Network ci informa che nel mondo non tutti attingono alle risorse disponibili nella stessa misura: se l’intera popolazione globale vivesse come gli americani, servirebbero 5 Pianeta Terra per soddisfarne i bisogni; 4,1 Pianeta Terra degli australiani, 3,5 Pianeta Terra dei sudcoreani, 3,3 Pianeta Terra dei russi, 3 Pianeta Terra dei tedeschi.  L’86% degli abitanti del mondo vive in un paese che è in debito ecologico. Dal lato opposto ci sono stati come l’India che invece si fermano allo 0,7%.

L’insostenibilità deriva dal fatto che non esiste un limite alla crescita dell’economia, della produzione, dei consumi e della popolazione, mentre il Pianeta Terra è una risorsa finita che non può essere aumentata.

Secondo il Global Footprint Network la soluzione è allora quella di porre dei limiti e agire su: città, energia, cibo e popolazione. Nr. 12 giorni si guadagnerebbero nel dimezzare l’utilizzo delle auto, sostituendolo con spostamenti in mezzi pubblici. Nr. 93 giorni per decarbonizzare l’economia tagliando metà delle emissioni attuali nel settore energetico. Nr. 38 giorni dimezzando “solo” lo spreco di cibo e adottare una dieta più sostenibile. Rallentare l’aumento della popolazione mondiale che dal 1970 è più che raddoppiata.

Fonte: Global Footprint Network

 

Saluti dal Team di JPE2010

 

Scritto da Antonio Vrenna